IL KENDO: Una breve descrizione dell'antica Arte Marziale giapponese

GLOSSARIO

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S

sabaki: spostamento.

sado: la via della cerimonia del tè.

sagaru: ritirarsi.

sageo: nastro, laccio, fissato al fodero, saya, del katana, utilizzato per fissare la saya all'obi.

sageru: abbassare la punta dello shinai.

sage to: posizione in piedi impugnando lo shinai con le braccia distese lungo i fianchi.

saho: cerimoniale iniziale e finale del seitei kata. comprende, all'inizio, l'entrata, il saluto in piedi, ritzurei, il passaggio in seiza, il saluto alla spada ed, infine, la sua sistemazione al fianco. alla fine dell'esecuzione del kata: l'estrazione dell'arma dall'obi, il saluto alla spada, l'alzarsi ed il saluto finale.

saiumen: vedi sayumen.

sake: vino di riso.

sakigawa: puntale di pelle dello shinai.

sakura: ciliegio, fiore di ciliegio, nella tradizione giapponese era spesso associato al samurai ad indicarne lo splendore e la caducità.

sama: signore, indica grande rispetto e differenza di rango, es. Toranaga-sama = signor Toranaga.

same: pelle di razza o pescecane che riveste la tsuka del katana.

same to: ordine di rinfoderare la spada.

sampo giri: settimo kata del seitei kata.

samurai: colui che serve (il suo signore), guerriero.

san: tre.

san: signore, es. Tada-san = signor Tada.

sanbonme: terzo kata sia del kendo che del kodachi no kata.

san bon shobu: formula di gara che prevede incontri al meglio dei tre punti, il primo contendente che se ne aggiudica due vince, è la più utilizzata negli incontri di kendo.

sandan: terzo dan.

sandan waza: tecniche che prevedono di portare tre tecniche in rapida successione.

sankiodo: forma di suburi eseguito in più tempi; es.: a) caricare, b) men, c) kamae con passo indietro.

sankiodo no do: forma di suburi eseguito in più tempi con bersaglio do.

sankiodo no kote: forma di suburi eseguito in più tempi con bersaglio kote.

sankiodo no men: forma di suburi eseguito in più tempi con bersaglio men.

san sappo: i tre principi per soggiogare l'avversario: "uccidere la spada, uccidere la tecnica, uccidere lo spirito". Uccidere la spada significa frenarla, deviarla dal centro in modo da controllarne il kensen. Uccidere la tecnica significa mantenere l'iniziativa, mantenere la pressione sull'avversario in modo ch'egli non possa dare vita alla sua tecnica. Infine uccidere lo spirito vuol dire frenare sul nascere gli attacchi dell'avversario ed esercitare quindi un dominio del proprio spirito su quello dell'altro.

sansatuho: vedi san sappo.

sanzoku: bandito di montagna.

sashi men: piccolo men centrale ottenuto con un piccolo caricamento della spada, la forza viene impressa dallo spostamento delle anche.

sasu: impugnare la spada traendola dall'obi.

saya: fodero del katana.

saya biki: movimento per rinfoderare la spada.

sayai waza: tecniche eseguite sfruttando la mobilità del polso.

sayu: laterale, sinistro destro.

sayu men: men laterale, sinistro o destro, tipo di suburi con yoko men in cui muovendosi lateralmente in hirakiashi si colpisce hidari e migi men.

seigan: posizione di guardia come chudan no kamae.

sei ritsu: ordine di allinearsi.

seishin: spirito.

seishin tanren: forgiare lo spirito, l'obiettivo di tutte le arti marziali.

seitei: sistema standard, basico, fondamentale..

seiteigata: serie di kata codificati dalla zen nihon iaido renmei.

seitei kata: vedi seiteigata.

seitei iai gata: vedi seiteigata.

seiza: posizione in ginocchio seduti sui talloni.

sekkan: reggente dell'impero.

seme: minacciare in avanti, esercitare pressione sull'avversario.

semeru: spingere, esercitare pressione.

sempai: praticante anziano, del dojo, il primo degli allievi, il più anziano tra due pari grado.

sen: iniziativa, nelle tecniche di kendo è l'attacco di prima intenzione su un bersaglio indifeso dell'avversario. Corrisponde al ken no sen citato da Miamoto Musashi nel gorin no sho.

sen no sen: è l'anticipo sull'intenzione di attacco dell'avversario. Corrisponde al taitai no sen citato da Miamoto Musashi nel gorin no sho.

senpo: il primo a combattere di una squadra in una competizione.

senryu: poema satirico.

sensei: maestro.

senseigata: maestri, i maestri di un ryu.

sensei ni rei: saluto ai maestri.

senshu gakari: durante una gara è l'annunciatore che convoca i contendenti ed ai quali può ispezionare l'attrezzatura.

sente: è il manenere il controllo degli eventi, è l'atto di condurre l'azione attivamente e si contrappone a gote che è il subire passivamente. In giapponese si dice di "possere il sente" o di "perdere il sente" e quindi entrare il fase di gote. I kata (ma anche lo shinai kendo) possono essere letti come un dialogo basato sul possesso di sente e di gote. sente presuppone il mantenimento di un forte seme (semete), ma il seme in sè stesso non è sufficente per "possedere sente".

seppa: anelli di guarnizione del katana posti uno tra la tsuba e il fuchi ed uno tra tsuba e habaki.

seppuku: suicidio rituale.

shagei: compiutezza nella capacità d'uso dell'arco.

shi: quattro, vedi anche yon.

shi: classe o casta dei samurai.

shi: morte.

shiai: confronto, gara, combattimento con conteggio dei punti.

shiai funo shobu ari: dichiarazione di vittoria per impossibilità o per incapacità dell'avversario a proseguire l'incontro.

shiaigeiko: combattimento di allenamento arbitrato, spesso il conteggio dei punti è fatto dagli stessi contendenti.

shiai jo: area di gara.

shiai kyoshi shobu ari: assegnazione di vittoria per ritiro o rifiuto del combattimento da parte dell'avversario.

shichi: vedi sichi.

sichidan: vedi sichi dan.

shidachi: colui che subisce, nei kata è colui che subito l'attacco, contrattacca con kiai "to", inizia il kata ponendosi a destra rispetto al lato kamiza del dojo, generalmente è il più basso in grado.

shihan: termine che indica il maestro anziano, usato propriamente solo all'interno del dojo, fuori si usa sensei.

shiho giri: decimo kata del seitei kata.

shikake: tentativo.

shikake waza: tecniche di attacco diretto; le shikake waza, tra l'altro comprendono: harai waza, hiki waza, ni e sandan waza, ed altre.

shimoza: lato d'ingresso del dojo.

shimozeki: lato del dojo a destra entrando, è il lato dove si dispongono gli allievi.

shimpan: vedi shinpan.

shin: puntale di plastica posto sotto al sakigawa.

shin: cuore, anima, spirito, l'essenza dell'uomo.

shin: sincerità .

shinai: spada di bamboo.

shinaigeiko: allenamento con lo shinai.

shinai hanashi: perdere la presa dello shinai, lasciar cadere lo shinai costituisce fallo ed è punito con un hansoku.

shinai hanashi hansoku ikkai / nikai: ammonizione per caduta dello shinai.

shinaiotoshi: caduta a terra dello shinai su tecnica dell'avversario, in gara costituisce fallo da hansoku.

shinai shiai: vedi shiai.

shiniai: duello, letteralmente: incontrarsi per morire.

shinken: spada vera.

shinken shobu: letteralmente il combattimento con la spada vera, il duello all'ultimo sangue.

shin ki ryoku ichi: mente, spirito, forza. Espressione che indica, nell'unione di questi tre aspetti, la formula del successo dell'attaco e della difesa. Mente calma, spirito attento, tecnica forte.

shinogi: costola sul fianco della lama (può non esserci).

shinpan: arbitro, giudice.

shinpancho: giudice capo, presidente di giuria.

shinpan shunin: giudice di campo, affianca il giudice capo, presidente di giuria, ove vi siano più aree di combattimento in contemporanea.

shinto: la via degli dei, religione tradizionale giapponese.

shinzen: come kamiza, altare posto degli dei.

shinzen ni rei: saluto rivolto a shinzen.

shirasaya: fodero di legno solo levigato usato per conservare le lame.

shiro: bianco.

shisei o tadashite: correggere la posizione del corpo, fare in modo di assumere una posizione corretta.

shita: sotto.

shito kokyu: un respiro.

shizentai: posizione naturale in piedi.

shizoku: discendente di una famiglia samurai.

shizukani: morbido, gentile.

sho: classe dei mercanti.

shobu: incontro, competizione, gara, nell'antichità era lo scontro all'ultimo sangue.

shobu: ordine di ripresa del combattimento con i contendenti in parità sull'uno a uno.

shobu ari: dichiarazione del vincitore e chiusura dell'incontro

shochugeiko: allenamento all'aperto da svolgere in estate, nelle ore calde.

shodan: primo dan.

shodo: la disciplina della calligrafia.

shoen: proprietà terriera, nominalmente dell'imperatore.

shogun: governatore militare, carica ereditaria, deteneva il potere effettivo, su tutta la nazione, in nome dell'imperatore.

shokunin: classe degli artigiani.

shomen: divinità.

shomen: parte centrale superiore del men.

shomen: colpo portato al men centralmente.

shomen ni rei: saluto al lato d'onore, in gara: al tavolo della giuria.

shomen uchi: colpire lo shomen.

shoshinsha: principiante.

shotachi: il primo punto.

shoto: la spada corta usata nelle tecniche nito, è anche usato al posto di wakizashi.

shu ha ri: le tre regole di chi impara, shu: segui gli insegnamenti del maestro, ha: assorbi l'insegnamento praticando i kata, ri: esegui i kata correttamente senza ricorrere al pensiero cosciente.

shushi: etica.

shushin: arbitro centrale.

Sichi: sette.

sichidan: settimo dan.

sode: maniche.

soete tsuki: nono kata del seitei kata.

sojutsu: tecniche di combattimento con la lancia.

sogo: in genere, generalmente.

sogogeiko: fase di allenamento che comprende: kakari geiko, hikitate geiko, ji geiko, shiaigeiko.

sohei: monaco guerriero.

soke: caposcuola, fondatore di uno stile.

soko: questo, questa posizione.

sonkyo: posizione di guardia accovacciati; impugnatura come in chudan no kamae; è la posizione d'inizio e fine nei combattimenti in cui si sfodera o si rinfodera.

sonkyo suburi: esercizio di suburi eseguito in sonkyo.

sori: curvatura della lama del katana.

sosai: compenso, compensazione, è il punto assegnato per somma di ammonizioni dell'avversario.

soto: fuori, fuori dell'area.

suburi: letteralmente: oscillazione, esercizio di allenamento al brandeggio dello shinai; il suburi comprende varie forme e rappresenta uno degli esercizi base del kendo.

suburi to: spada da suburi, generalmente più pesante del normale.

sugata: è la forma della lama tradizionale giapponese.

suiboku: pittura monocromatica ad inchiostro.

suki: momento di apertura della guardia dell'avversario che crea un'opportunità d'attacco.

sukoshi: poco, piccolo.

sumimasen: mi scusi (per attirare l'attenzione) .

sumo: lotta tradizionale giapponese.

sumotori: lottatore, praticante di sumo.

sune gakoi: protezioni per gambe e caviglie, usate in alcune scuole di kenjiutsu e nei combattimenti con naginata.

sunuke: nespolo, legno usato per la costruzione di bokken pregiati.

suriage: slittare, scivolare.

suriage waza: tecniche di parata e contrattacco; con le suriage waza il contrattacco viene effettuato dopo aver deviato lo shinai dell'avversario con una rotazione dei polsi. il contrattacco viene portato sullo stesso lato rispetto alla direzione dell'attacco subito.

suri otoshi: sfregamento dall'alto in basso.

sutemi: nel kendo è l'azione inconscia, spontanea, non pensata, quindi istantanea.

sutra: preghiera/inno buddista.

suwari: in ginocchio, inginocchiato, come seiza.

suwarikata: modo corretto di passare da shizentai a seiza.

suwari waza: tecniche in ginocchio, molto frequenti nei kata di iai.

 

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accademia romana kendo