GLOSSARIO
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M
maai: distanza che separa due contendenti.
machigai: errore.
mae: frontale.
mae: primo kata del seitei kata.
mae dare: parte anteriore del nodo.
makeru: essere sconfitto, perdere.
maki: libro.
makimono: rotoli di pergamena o carta per scrivere.
makiuchi waza: tecniche di attacco che presuppongono di aprire la guardia dell'avversario con una cavazione che, se eseguita con decisione, può giungere a disarmare l'avversario stesso.
makoto: la sincerità totale.
mamoru: difendere, proteggere.
matadachi: taglio laterale dell'hakama.
mannaka: il centro, il cuore.
masshomen: direttamente di fronte.
matte: (chotto matte) aspetta, un attimo.
matsu: aspettare.
mawaru: girare intorno.
mawarigeiko: forma di allenamento con il quale tutti praticano assieme. Generalmente si formano due file in modo che ruotando la posizione, con una prefissata scadenza di tempo, si cambia partner continuamente.
me: occhio.
mekugi: chiodo di bamboo che serve per fissare il codolo della lama alla tsuka del katana.
men: volto, faccia.
men: parte del bogu a protezione della testa e del volto.
men: fendente alla testa.
men ari: dichiarazione dell'arbitro per assegnare un men valido.
men buton: parte di tessuto trapunto del men in corrispondenza dello sho men.
men gane: griglia d'acciaio del men a protezione del volto.
men himo: lacci del men.
men o tore: ordine di togliere kote e men.
men o tsuke: ordine di mettere men e kote.
men tore: come men o tore.
men tsuke: come men o tsuke.
men uchi: colpo, fendente, portato alla testa dell'avversario.
menuki: fregi posti sui due lati della tsuka del katana tenuti fissati dallo tsukaito.
men wo tore: vedi men tore.
men wo tsuke: vedi men ttsuke.
metezashi: daga portata al fianco destro.
metsuke: modo di guardare l'avversario ancorando lo sguardo nei suoi occhi ed osservandolo nella sua interezza, senza guardare un punto in particolare.
metsuke: occhi che vedono ovunque, polizia segreta dello shogun.
mi: lama del katana.
mi: corpo.
michi: cammino, via.
migi: destra.
migi do: colpo portato al lato destro del do dell'avversario.
migi jodan no kamae: posizione di guardia alta. la spada è brandeggiata sopra la testa con il piede destro in avanti.
migi kote: colpo portato al polso destro dell'avversario.
migi men: colpo portato al lato destro del men dell'avversario.
migi shizentai: posizione eretta con il piede destro avanti come in tadashi ashi.
mikado: imperatore, vocabolo usato solo dai giapponesi.
mizu: acqua.
mo: di più.
mochidashi: parte laterale superiore del do a protezione dei fianchi.
mokuso: meditazione di origine zen per rilassarsi, controllando la respirazione e cercando di fare il "vuoto" per eliminare ogni forma di tensione fisica o psichica; generalmente, attimi di mokuso vengono praticati sia all'inizio che alla fine di una sessione di allenamento segnando un vero e proprio distacco tra il momento della pratica, il prima e il dopo.
mon: stemma del clan, sovente è applicato sul lato sinistro del do subito sotto al mune.
monouchi: prima parte della lama del katana, venti centimetri circa, con la quale si colpisce; nello shinai corrisponde al datotsu bu.
monsuki: veste da cerimonia dalle ampie maniche a volte utilizzata nella pratica dei kata sia di kendo che di iaido.
morote: con/a due mani.
morote tsuki: tsuki a due mani, sesto kata del seitei kata.
motodachi: colui che assume il ruolo di istruttore durante jigeiko, kakarigeiko, kihongeiko, ecc.; è idoneo ad assolvere al ruolo di motodachi chi è in grado di portare e ricevere correttamente le tecniche.
motto: di più.
mu: particella privativa, concetto di negazione, niente.
mukamae: la non guardia, la guardia assunta con apparente superficialità.
muken: situazione in cui gli shinai di due contendenti non si incrociano, vedi anche yuken.
mune: torace, petto.
mune: parte anteriore superiore del do.
mune: dorso della lama del katana.
mune chikawa: occhielli superiori del do, dove vengono legati i mune himo.
mune himo: coppia dei lacci superiori del do, vengono allacciati ai mune chikawa incrociandoli sulla schiena e passandoli sopra alle spalle.
mune tsuki: vedi tsuki mune.
muri: è un'azione forzata, portata avanti senza che ne esistano i presupposti. Nel kendo si ha muri in tutti i casi in cui il praticante tenta ostinatamente di portare una tecnica, magari preordinata: "ora faccio men", senza attendere l'opportunità.
muromachi: periodo storico, vedi ashikaga.
mushin no shin: concetto zen della mente dell'assenza della mente.
mushotoku: senza interesse materiale.
musoken: movimento di attacco o difesa istintivo, che scatta inconsciamente come frutto del fudoshin.
Muso Ryu: rinomata scuola di iaido e jodo.
Muso Shinden Ryu: una delle più rinomate scuole di iaido oggi in attività.
muto: senza spada.
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